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Anno | 2018 |
---|---|
Pagine | 183 |
Formato | cm 14,8 x 21 |
ISBN: | 9788864590837 |
Categoria: | Romanzi e racconti |
Collana: | il contrario |
La primavera è arrivata
Jaro je tady (1968-1989). Testo a fronte. Traduzione di Stefania Mella e Michaela Šebőková Vannini
Ludvík Vaculík
Per commemorare la Primavera di Praga, lo scrittore e giornalista ceco Ludvík Vaculík (1926‑2015) decide nel 1968 di dedicare alla stagione primaverile reale e a quella metaforica dalla valenza politica un breve testo in prosa (fejeton) che sarebbe stato scritto in maniera sistematica a partire dal 1975, ogni anno, quasi sempre nel mese di marzo. Questi testi permettono all’autore di esprimere i suoi pensieri in modo acuto, ironico, a tratti divertente o adirato, intrecciando le osservazioni sul risveglio della natura con gli avvenimenti politici, culturali e personali allora attuali, nonché con i ricordi dell’infanzia vissuta negli anni democratici della Prima Repubblica, in uno splendido e coloratissimo collage letterario dal forte impatto emotivo. In quest’opera sono raccolti per la prima volta i fejetony dal titolo “La primavera è arrivata” scritti dal 1975 fino al 1989 (compreso l’inedito del 1979) e quello del 1968, che fanno da preambolo introduttivo a quella catena di testi letterari che si originerà a partire dal decennio successivo. La ricca prefazione a cura di Stefania Mella offre non solo un approfondimento sulla vita letteraria di Ludvík Vaculík, sulla produzione letteraria samizdat e sul genere del fejeton, ma rappresenta anche un’importante chiave di lettura di quest’opera e dello stesso autore, tutt’altro che scontato, ordinario o prevedibile.
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